Tra  il 5 Settembre 1976 ed il 26 Giugno 1977 TV Asahi trasmetteva in Giappone la  serie anime in 39 epidosi, edita  da Toei Animation, Magne-Robot Ga-Kin, che nel 1980 raggiungerà l'Italia  facendo innamorare un gran numero  di quelli che, allora bambini, sono oggi uomini e padri di famiglia e con  impazienza hanno atteso da  circa  un anno, dopo l'annuncio da parte della CM'S Corporation, la produzione del  diciassettesimo modello della  serie Brave Gohkin, il robot magnetico Ga-keen a cui  la casa produttrice ha riservato un trattamento particolare immettendo sul mercato non una, non due, ma bensì  tre differenti versioni, diverse tra loro per colorazioni e tirature. Le prime due, la normal e la Asia limited  sono uscite praticamente in contemporanea nel corso del mese di ottobre 2008, la terza, Japan limited, è uscita  solamente a inizio novembre. Le differenze principali oltre che alla tiratura (la Asia e la Japan sono state  prodotte in numero ridotto, soprattutto quest'ultima, stampata, a detta della casa produttrice, in un numero di 300 copie al  mondo), sono legate al tipo di colorazione. La versione normal presenta cosce, parte centrale del bacino,  spalle e guance dorate, la Asia limited (che è invece ispirata alla versione vintage del modello) ha le stesse  parti in giallo, fatta eccezione per le guance e la porzione centrale del bacino, dorate. La versione Japan limited infine  presenta le suddette parti interamente di colore giallo. Altra differenza di verniciatura è quella che caratterizza  il colore blu della versione normal (parzialmente metallizzato) rispetto a quello delle altre due versioni (che è  invece uniforme). Le 3 varianti son diverse infine anche per i colori che caratterizzano i due piccoli robot in dotazione,  il Plyzer e il Mighty in cui l'uso del cromato tipico della versione Asia limited è sostituito dal bianco  perlato nella normal e dal bianco semplice nella Japan limited.  Personalmente, nei miei ricordi di bambino ho sempre  considerato il giallo come colore tipico del Gakeen, e questo è stato il motivo per cui, seppur a fronte di  una spesa più cospicua, ho deciso di acquistare la versione Japan limited, che è il modello di cui andremo a  parlare in questa recensione.
                    La confezione
  Nella serie anime, Gakeen era dotato di una quantità  innumerevole di accessori e CM'S non ha mancato di corredare il modello di tutte quelle armi di cui il  robot si serviva nel cartone. Tutto ciò ha condizionato in modo assai significativo le dimensioni della scatola, assolutamente  enorme. Per essere più chiari le misure sono di 44 x 33 x  12 cm. Il design della  scatola è analogo per tutte e tre le versioni e davanti è ritratto il modello  nella sua versione normal, con i due caratteristici robot di  supporto, Plyzer e Mighty. In alto a sinistra, direttamente sotto il logo della serie anime, a differenziare la  versione Japan dalle altre varianti, troviamo un semplice adesivo con la dicitura Limited Edition. Sulla superficie  posteriore abbiamo nella parte destra una suggestiva immagine del magnetico robot in fase di agganciamento e, sulla  sinistra, una serie di piccole foto che riassumono brevemente il contenuto della scatola illustrando l'ampia gamma  di accessori in dotazione al modello, compresi i due piccoli robot  Plyzer e Mighty.
                    Il contenuto
                      Dentro alla scatola troviamo:
                      - foglio illustrativo ripiegato in 4 parti e  alloggiato all'interno della solita bustina di plastica trasparente
                      - grosso contenitore in polistirolo all'interno del  quale, dispersi e ben distanziati tra loro troviamo nei rispettivi   alloggiamenti:
  - il Gakeen  scomposto in 6 parti (i due arti inferiori, il tronco, i due arti superiori, la  testa)
  - un paio di  pugni per il Gakeen
  - Plyzer e  Mighty, entrambe scomposti in 5 parti (arti inferiori, arti superiori e tronco)
  - Il carro  armato Variant
  - un paio di  ali supersoniche applicabili sia al Gakeen che al Variant
  - due  appendici applicabili alle gambe del Gakeen per permettere l'agganciamento  delle ali supersoniche
  - un paio di  vessilli taglienti
  - un paio di  ruote applicabili sia all gambe del robot che al Variant
  - un paio di  stelle invincibili per il Plyzer
  - un paio di  pistole per il Mighty
  - un paio di  appendici applicabili alle braccia di Plyzer e Mighty per simularne la  trasformazione in razzi
  - un paio di  sostegni per consentire l'esposizione del Gakeen con i vessilli taglienti
                      - un blister in plastica trasparente contenente
  - un paio di  alabarde Gakeen (nunchaku Gakeen) unite tra loro da una catenella
  - una spada
  - un paio di  appendici applicabili alle ruote
  - un  accesorio in pvc per simulare la lama atomica
  - tre  griglie in plastica con attaccati i relativi tappini coprivite
                    Gakeen
Partiamo subito con i dati tecnici. Il modello è  alto 18 cm per un peso, senza accessori, di 206 grammi.Le parti in metallo sono gli arti inferiori (per  intero, piedi compresi) e le spalle. Tronco avambracci e testa sono invece in plastica. La stragrande maggioranza del  peso del modello è in pratica concentrata dalla vita in giù. Le proporzioni sono assolutamente perfette, il  modello è Gakeen, in tutto e per tutto e i dettagli sono curati in modo assai minuzioso sin nei minimi particolari con  una verniciatura assolutamente impeccabile, perfetta in tutto e apparentemente resistente. Considerato che avevo  aperto il Baldios prima del Gakeen sono rimasto sorpresissimo della assoluta discrepanza tra il  curatissimo dettaglio di questo modello e la scarsissima cura impiegata in tal senso nel Baldios tanto da lasciar  pensare, se uno non lo sapesse, che si tratta di toys prodotti da case diverse e non dalla stessa ditta  (tra l'altro quasi in contemporanea). E veniamo adesso all'inevitabile confronto con un altro modello a  magneti recentemente prodotto, il gx-42 Kotetsu Shin Jeeg di Bandai. Certamente il Gakeen ha una tenuta delle  calamite ben più potente di quella del gx-42, si fa una certa fatica a staccare le gambe e le braccia dal  tronco, indicando come la potenza delle calamite sia più rassicurante di quella modello Bandai. Purtroppo  però anche in questo caso esiste la magagna: le cosce si allargano molto e le caviglie si piegano  moltissimo per cui la posabilità sembrerebbe ottima ma così purtroppo non è per il semplice motivo che i piedi del modello  sono interamente in metallo tendendo quindi a scivolare su qualsiasi superficie vengano poggiati facendo  esibire il nostro eroe in spaccate degne della migliore Carla Fracci, aiutato in tal senso dal fatto che  nonostante la potenza delle calamite alle anche la superficie liscia delle sfere tende comunque a scivolare nel suo  alloggiamento. Un paio di feltri sotto la pianta del piede avrebbero risolto in questo caso qualsiasi problema a  differenza dello Shin Jeeg in cui rappresentavano una toppa insufficiente a nascondere le ben più complesse  falle del gokin. Tra i due modelli quindi vince certamente il Gakeen, ma anch'esso non è esente da pecche ed è un  peccato soprattutto considerato il prezzo del modello. E' comunque possibile porre rimedio (anche se sembra  assurdo dover mettere mano a un modello da più di 200 euro) con un paio di striscioline di scotch di carta  così da aumentare l'attrito delle piante dei piedi sulle superfici di appoggio, in questo modo avrete in pochi minuti  un Gakeen iperposabile e stabilissimo. Per aumentare la tenuta delle anche può essere invece sufficiente un  doppio strato del normale cellophane da cucina a rivestire le sfere, visivamente non lo si nota e rende il modello  solido come la roccia. A proposito dei piedi dobbiamo ricordare la piccola chicca del piede tagliente, la  tipica lama che fuoriesce dalla pianta e che nel modello è estraibile. L'articolazione del ginocchio è a scatto  ed è costituita da un perno in plastica incastrato in un alloggiamento di gomma all'interno della gamba.  Inizialmente ho avuto difficoltà a piegare il ginocchio anche se i rischi di rottura del perno son praticamente nulli  perchè se l'alloggiamento resta bloccatonella gamba il perno stesso fuoriesce (essendo l'alloggiamento in gomma)  senza spezzarsi. Ho potuto mobilizzare l'articolazione semplicemente usando come leva il cappuccio di una  bic e flettendo con forza il ginocchio. Fatta questa manovra per 2-3 volte l'articolazione si allenta e  diventa libera di flettersi a 90 gradi. Brutto il particolare della linea di giunzione tra le due metà proprio sulla  superficie anteriore della coscia evidentemente dettata da necessità tecniche. L'articolazione calamitata  dell'anca è stata progettata in modo intelligente dal momento che la sfera di metallo non è fissa ma parzialmente  estraibile così da permettere maggiori escursioni e soprattutto la possibilità di una flessione a 90 gradi, necessaria  per mettere il modello in posizione seduta alla guida del Variant. Le spalle ruotano liberamente a 360 gradi  ma i movimenti di abduzione sono limitati proprio per la conformazione dell'articolazione dal momento che  spostando lateralmente la spalla il suo movimento viene a essere bloccato dal contatto col tronco. I pugni  sono sparanti e maneggiando il modello per modificarne posa saltano che è una bellezza, hanno dita snodate fatta  eccezione per il pollice che è fisso. Carino il dettaglio degli artigli d'acciaio estraibili dal dorso ma anche in  questo caso, come nel Baldios, l'eccessiva parsimonia di CM'S nella dotazioni in mani si è fatta sentire: un solo  paio!!! La testa essendo calamitata ruota completamente ed ha anche una buona capacità di estensione consentendo  la riproduzione delle pose di volo. I due piccoli robot Plyzer e Mighty sono quasi totalmente in plastica,  sono anch'essi calamitati (a livello di ginocchia, anche e spalle), sono curatissimi e riprodotti con  precisione assai encomiabile. Bello il dettaglio del tronco apribile (nella serie anime questo si chiude quando i robot si  trasformano nei razzi di supporto del Gakeen). Peccato che la loro posa sia difficoltosissima dal momento che alle  anche, ma soprattutto alle ginocchia, la potenza delle calamite è così esigua da vincolare in modo del  tutto insufficiente le suddette articolazioni. Questo problema, nel mio esemplare, è più accentuato nel Plyzer. Gli  accessori sono completamente in metallo e in parte calamitati (le ali supersoniche sono agganciabili  alle parti aggiuntive delle gambe e al Variant con attacco calamitato), hanno una verniciatura nel complesso  buona. Tra di essi i miei preferiti rimangono le alabarde, la spada, le ali supersoniche e la lama atomica. Il  Variant è enorme e detta sinceramente l'ho estratto dalla scatola solo per scattare le foto, subito dopo è ritornato  nel suo alloggiamento dal quale non credo che lo farò più uscire dal momento che è ingombrantissimo e a mio parere  anche bruttino. Tra l’altro non mi piace nemmeno il manubrio cromato. In  pratica dotare il modello di questo "trabiccolo" totalmente in  plastica ha significato raddoppiare le dimensioni della scatola e forse anche  ridimensionare quelle del robot che se fosse stato un 2-3 cm più alto mi  avrebbe fatto solo piacere, anche perchè per bello che sia trovarsi in mano un  soggetto esile alto solo 18 cm dopo aver speso certe cifre lascia un po'  interdetti. 
                    In conclusione
                      Per il dettaglio, la cura dei particolari, le  soluzioni tecniche e la completezza di accessori il modello meriterebbe senza ombra di dubbio un 8 pieno. Purtroppo però la  valutazione globale di un oggetto non può prescindere dal rapporto qualità-prezzo che in questo caso è  decisamente poco favorevole. A tutto ciò aggiungiamoci il difetto dell'instabilità che, seppur rimediabile, è  difficilmente giustificabile, sempre alla luce delle cifre richieste.Questi ultimi due non indifferenti difetti, in  aggiunta alle dimensioni relativamente esigue, sottraggono quel punto e mezzo  al voto finale che, secondo il mio sincero ed onesto parere non va oltre il 6 e  mezzo. Una sufficienza piena, insomma, ed è davvero un peccato perchè  osservandolo il modello è un gioiellino e gli sarebbe bastato quindi poco per  poter rientrare tra i primi toys, nella mia classifica di gradimento, del 2008.  Consigli sull'acquisto? Difficile darne, soprattutto considerato il prezzo che  per questa versione è anche più altro che per le altre (attualmente si va  abbondantemente sopra ai 200 euro). Certamente comprando questo Gakeen  acquistate un bel prodotto, ma da qui a dire che questo brave gokin vale certe  cifre ce ne corre, basti pensare all'iperaccessoriato Raideen deluxe  Bandai, acquistabile a circa la metà del prezzo del Gakeen. Come sempre lascio  a voi e al vostro desiderio di averlo la scelta. Ciao a tutti.
                    Mazingetter
                        (le foto sono state realizzate dall'autore dell' articolo).